
Rangdum e il suo gompa. Foto di Marco Brambilla

Zanskar tra chorten e bandiere di preghiera tibetana. Foto di Marco Brambilla

Il remoto monastero di Phugtal. Foto di Marco Brambilla
Rangdum e il suo gompa. Foto di Marco Brambilla
Zanskar tra chorten e bandiere di preghiera tibetana. Foto di Marco Brambilla
Il remoto monastero di Phugtal. Foto di Marco Brambilla
Ciao Samuele,
la ringraziamo per i suoi servizi, la sua competenza, sempre chiaro e preciso e pronto a rispondere. Il viaggio è filato tutto i liscio i posti erano bellissimi e l’organizzazione è stata ottima senza nessun inconveniente e contrattempo.
L’autista attento premuroso puntuale e disponibile. Gli hotel tutti molto belli soprattutto a Jodhpur al Raas e a Jaipur al Royal Haveli due autentici boutique hotel. Per le guide come ti abbiamo già detto al telefono alcune sono state più brave altre meno ma tutte si sono ben comportate e non ci hanno mai fatto perdere tempo i negozi o altro.
Siamo stati molto soddisfatti e sicuramente viaggeremo con te quando decideremo di visitare il Nepal o l’India del sud.
Saluti da
Daniela Z. e Federico M.
Buongiorno Samuele,
ci scusi se abbiamo tardato a farle avere un commento di viaggio, ma al rientro in Italia siamo stati assaliti dai nostri nipoti e dalle molteplici attenzioni che richiedevano. Adesso che sono partiti per il mare con i genitori ritroviamo un po’ di quiete e calma.
Stiamo riprendendo in mano foto, appunti di viaggio, spezie e sari che abbiamo portato dall’India. E’ stato un bellissimo viaggio, tutte le tappe, soste, luoghi e persone sono stati magnifici e unici. Faccio fatica a indicare il luogo più bello che abbiamo visitato anche se i due giorni a Jaipur sono stati personalmente i più belli e intensi, avessi potuto avrei prolungato volentieri il soggiorno.
Grazie Samuele per le splendide sistemazioni soprattutto il Royal Haveli a Jaipur e il Brijrama a Varanasi … ci siamo sentite delle principesse.
Un grazie anche al nostro autista Deepak attento, premuroso e gentilissimo con i suoi consigli e suggerimenti isto che eravamo due donne non più giovani 😊
Abbiamo dovuto rinviare il viaggio di oltre due anni causa covid ma alla fine siamo riusciti a farlo e abbiamo già in mente di ritornarci.
Grazie ancora per l’infinita pazienza, per le mille email e domande che hai sempre risposto.
A presto
Elisa e Veronica
Buonasera Samuele,
colgo l’occasione per ringraziarti per il viaggio dal 3 all’11 giugno 2022, che hai organizzato per me e mio figlio e per i preziosi consigli e suggerimenti che ci hai fornito prima della partenza. A seguire le mie considerazioni.
I miei contatti con India Nepal Viaggi sono iniziati giusto un mese prima della partenza e ho scelto il Nepal come luogo di ritrovo per trascorrere una vacanza con mio figlio Alex di ritorno da 5 mesi di studio nell’Università di Hong Kong.
L’arrivo a Kathmandu è stato ovviamente carico di emozioni e Samuele è riuscito a creare un articolato itinerario ricco di storia e cultura combinando visite in città, trekking nei parchi e pernottamenti in monasteri.
Barbara e il figlio Alex
L’agenzia locale si è dimostrata efficiente e professionale fornendoci una nuovissima auto elettrica sempre in perfette condizioni e un’autista Mila, impeccabile, gentile e paziente anche in un traffico così caotico come è quello di Kathmandu. Insieme a Mila ci ha accompagnati per tutto il viaggio la guida Dilip, che in un ottimo inglese ha dato un significato profondo al nostro “girovagare” e ci ha religiosamente e pazientemente spiegato ogni aspetto della cultura induista e buddista. Dilip ha risposto ad ogni nostra domanda sulla vita nepalese, sull’organizzazione del paese, sulle conseguenze devastanti del terremoto del 2015 ed ogni altra nostra curiosità. Ha affrontato con calma e fermezza i piccoli problemi che si sono presentati ed è sempre stato attento e disponibile ad ogni nostro bisogno.
Dato il periodo monsonico Samuele ci aveva giustamente suggerito di rimanere nella valle di Kathmandu. Il tempo è stato prevalentemente bello ma era sufficiente un acquazzone di mezz’ora per allagare strade (anche in città) e far franare fango e detriti dalle pareti delle montagne. Sfortunatamente non siamo riusciti a vedere le vette dell’Himalaya, nemmeno dai bellissimi hotel panoramici di Dhulikhel e Nagarkot ma, come scritto da Paolo Cognetti in “Senza mai arrivare in cima”:
“Mi lasciavo indietro qualcosa di non visto e non toccato, ma c’ero arrivato tanto vicino da sentirne la presenza…”
La vita dei nepalesi, a differenza della nostra, trascorre all’aperto nelle strade caotiche di Kathmandu o polverose/fangose delle periferie. Al mattino si aprono le porte di legno dei negozietti/abitazioni, si alzano le saracinesche dei garage e la giornata lavorativa ha inizio per artigiani, negozianti, dentisti, muratori o casalinghe che fanno il bucato o preparano il pranzo tra l’odore acre del fumo e i continui colpi di clacson. Uomini e donne offrono la loro puja agli dei nei templi disseminati ovunque, i monaci pregano con ritmo e veemenza, le mani muovono mulini di preghiera e la spiritualità pervade ovunque.
In una bottega di Patan consigliata da Dilip abbiamo avuto la fortuna di incontrare Sudeep Lamsal maestro artigiano di ciotole tibetane che ci ha spiegato e dimostrato i benefici effetti delle vibrazioni delle sue ciotole e gong. Ne ho acquistata una che con il suo penetrante e vibrante suono annulla i confini dello spazio e del tempo e rievoca quei momenti vissuti lontano…..
Barbara Montorsi
www.facebook.com/barbara.montorsi.77
Vista da Nagarkot
Bungamati nella valle di Kathmandu
Scorcio del villaggio di Panuati
Alex con la guida Dilip a Swayambhunath
Ciotole tibetane
Salve Samuele,
volevo lasciarle qualche considerazione sul viaggio in India. Innanzi tutto i suoi consigli sono stati molti utili nella costruzione del viaggio, le tappe che ci ha consigliato, la tempistica e soprattutto aver unito nello stesso viaggio aspetti religiosi della cultura indiana con la natura de Kerala, un giusto mix che tutti abbiamo apprezzato anche perché ben calibrato.
Il viaggio inteso come hotel, trasporti, guide e servizi tutto molto bene e non abbiamo avuto problemi, anzi solo piacevole sorprese e comfort e servizi anche superiori alle nostre aspettative. Abbiamo sempre pernottato in bellissimi hotel con atmosfera e bellissimo ambiente circostante, soprattutto a Munnar e a Marari soprattutto in quest’ultimo posto, non avremmo più voluto ripartire.
L’autista Kumar sempre puntuale, gentile, attento e preciso nella guida, un po’ timido all’inizio ma dopo alcuni giorni è diventato più loquace, alla fine gli abbiamo una buona mancia e qualche pensiero.
L’unico aspetto che le segnalo ma solo perché al telefono mi ha chiesto se avevo qualcosa da segnalarle riguarda la houseboat. Premetto navigare le houseboat, pranzare sulla barca e fare qualche sosta e visita ne vale la pena, se tornassi indietro forse non dormirei in barca, forse perché a gennaio le giornate erano corte e stare fermo sulla barca per troppe ore mi ha un po’ deluso vero è che non sono un tipo di barca e in generale le barche e il moto ondoso mi mettono ansia.
Detto questo il viaggio è filato tutto liscio ed è stato bellissimo, tutti soddisfatti.
A presto
Marco, Chiara, Tommaso, Monica
Appena sistemo le foto, gliene faccio avere qualcuna da pubblicare 🙂
Comincio la mia recensione ringraziando Samuele e i suoi preziosi suggerimenti. Siamo partiti in tre amici, io in singola e loro in doppia.
L’organizzazione del viaggio è stata perfetta, l’agenzia indiana ci ha seguito in ogni tappa o mandando un rappresentante ad accoglierci nei vari alberghi o contattandoci telefonicamente per sentire come stavamo e se ci fossero problemi.
L’autista è stato sempre disponibilissimo e ci ha anche accontentati facendo qualche piccola deviazione dal nostro programma. Ci ha sorpreso ogni mattina facendoci trovare un’auto talmente linda che era imbarazzante salirci con le nostre scarpe non sempre pulite per la pioggia.
Non abbiamo richiesto la guida in ogni città e comunque quelle che abbiamo avuto erano competenti. C’è un po’ la tendenza a portare i clienti nei negozi degli amici, ma anche questo fa parte dell’esperienza di viaggio.
Certo l’estate non è il periodo migliore per viaggiare, coi monsoni si rischia ma tutto sommato siamo stati fortunati. Ha fatto sempre caldo e la pioggia è stata clemente.
Passando al viaggio devo confessare che tutti e tre ci siamo innamorati del Tamil e della sua cultura. Nei templi indù, mentre i “sacerdoti” non sempre si sono mostrati gentili e spesso solo interessati a ricevere un obolo, fosse per una preghiera o per una foto, beh i pellegrini sono stati tutti accoglienti, disponibili, curiosi. Abbiamo ricevuto e dispensato sorrisi ovunque.
In Tamil siamo partiti da Chennai percorrendo le tappe classiche fino a Madurai, fermandoci ogni tanto anche due notti ed è stato un bene. Consiglio a Madurai, se possibile, l’esperienza serale della processione guidata da toro e elefante e seguita da un carro trascinato da donne e spinto dalla folla. Non si può fotografare, ma rimane impresso nella mente.
E’ un viaggio ovviamente lungo, le strade sono tutte in buono stato, ma la velocità media, tra motorini, carri, bus, camion, vacche e pedoni raramente supera i 40 km orari. Però non ci è mai pesato, ci sono tante cose da vedere anche negli spostamenti.
Gli alberghi sono stati tutti all’altezza, quasi sempre con piscina, e spesso al di sopra delle nostre aspettative. L’unico un po’ anonimo è stato a Trichy, ma Samuele ci ha spiegato che non ci sono valide alternative. Mentre posso decantare l’alloggio nella cittadina vicino a Chettinad dove abbiamo gustato la migliore cena di tutto il viaggio.
Una volta passati in Kerala il paesaggio cambia, verde ovunque, templi, chiese e moschee si susseguono, le piantagioni di tè a Munnar sono uno spettacolo, certo ci sono tanti turisti, anche indiani, ma vale la pena. Qui sarebbe utile organizzarsi in anticipo per una visita alle piantagioni altrimenti sul posto è un po’ difficile trovare la guida o il tempo per farla.
Da Cochin siamo passati ad Allepey dove abbiamo preso una houseboat e abbiamo fatto trascorso una notte sulle backwaters. Se avessimo potuto avremmo prolungato la navigazione fino a Kollam.
Abbiamo acquistato granchi e scampi giganti lungo i canali e i cuochi ci li hanno preparati per cena. Con nostra sorpresa abbiamo trovato una basilica e una forte comunità cattolica.
L’autista ci ha portato fino a Kovalam dove abbiamo alloggiato per tre giorni da una conoscente canadese, e anche qui l’agenzia indiana aveva mandato un suo uomo a controllare che l’alloggio fosse adeguato, insomma ci hanno seguiti anche oltre il loro dovere e infine ci hanno mandato un autista per portarci all’aeroporto.
Insomma tutto da e oltre programma. Non consiglierei le cliniche ayurvediche, che mi son sembrati luoghi creati appositamente per noi occidentali, meglio informarsi su ashram più genuini.
E’ stato un viaggio che non dimenticheremo.
Grazie ancora Samuele
Emmanuela, Silvana e Aldo
m.e.sanavia@gmail.com
Tempio Sri Ranganathswamy a Srirangam, Trichy. Foto di Emmanuela Sanavia
Donne che raccolgono foglie di tè a Munnar. Foto di Emmanuela Sanavia
Tramonto a Cochin, con le caratteristiche reti da pesca cinesi. Foto di Emmanuela Sanavia
Kathakali, teatro danza del Kerala. Foto di Emmanuela Sanavia
Bambina nel tempo di Kanchipuram. Foto di Emmanuela Sanavia
Scorci unici tra le backwaters del Kerala. Foto di Emmanuela Sanavia
Ciao Samuele,
dopo l’avventuroso viaggio in Ladakh del 2017, quest’anno abbiamo scelto un viaggio più tranquillo e meno faticoso anche se in una terra che ci è già entrata nel cuore, il Nepal.
Sono sincera l’arrivo a Kathmandu ci aveva un po’ storditi, non ci aspettavamo la confusione e il traffico che abbiamo incontrato ma dopo il primo impatto il viaggio è stato bellissimo. Abbiamo apprezzato appieno il tuo consiglio di pernottare diverse notti fuori da Kathmandu a Bhaktapur, Dhulikel e al monastero Tashi Choeling. Più dei paesaggi, stupa, monasteri sono stati gli incontri con le persone del posto che ci hanno entusiasmato. Si c’erano molti turisti in alcuni posti ma appena potevamo cercavamo uno spazio più tranquillo e più tradizionale e subito la cordialità e gentilezza di monaci, pellegrini o semplici persone del posto veniva fuori e ci circondava.
A Pokhara e al parco Chitwan hanno prevalso l’aspetto naturalistico delle montagne uniche e sacre dell’Annapurna e della giungla del parco con i suoi animali. Ma certamente è stato l’aspetto umano che più ci ha colpiti. Anche l’esperienza della scuola con la consegna di libri e del materiale didattico ci ha emozionati e più di tanti siti e luoghi sono questi episodi ed esperienze che ci resteranno dentro .
In merito all’organizzazione del viaggio nulla da dire, tutto è andato bene. Tutte gli hotel erano ottimi anzi alcuni erano un filino lussuosi per il nostro target ma anche qui è stata un’esperienza nuova e piacevolissima. Una menzione particolare la merita Sunil la nostra guida a Kathmandu, è stata molto gentile e cordiale e ci ha assistito molto bene rispondendo con molta pazienza a tutte le nostre domande. Abbiamo anche la sua email e cercheremo di rimanere in contatto.
Tutto il gruppo di viaggiatori Sabina, Nicola, Giovanna, Paola, Gabriele ti saluta e ti ringrazia ancora per lo splendido viaggio.
A presto
Sabina
s.basso@virgilio.it
Buonasera Samuele,
siamo rientrati da qualche giorno in Italia e volevo aggiornarla sull’esito del nostro viaggio. In linea di massima tutto è andato bene. L’agenzia in loco si è dimostrata efficiente, professionale e premurosa, gli hotel belli e curati in linea con le nostre richieste anche se il cibo nepalese non ci ha entusiasmato molto.
Quando al giudizio su Kathmandu città, ancora adesso a distanza di qualche giorno rimane in sospeso. Sicuramente gli stupa e i templi sono molto belli, gli incontri con monaci, fedeli e pellegrini sono toccanti ma ci aspettavamo qualcosa di più ordinato, pulito e spirituale, invece il caos, il traffico e il disordine sono stati qualcosa che ci hanno meravigliati in negativo.
Certamente uscendo da Kathmandu la situazione è migliorata e il trekking nella valle del Langtang è stato molto piacevole e rilassante. In merito al trekking tutto è filato liscio e il meteo che sembrava essere la variabile che avrebbe potuto condizionare in negativo il trekking ci ha graziati ed è filato tutto liscio. La guida locale Nishar è stata molto gentile un eccellente compagno di viaggio e l’itinerario del trekking era facile e non impegnativo, forse si poteva farlo con qualche giorno in meno. La cosa negativa del trekking è stato il cibo, non ci aspettavamo piatti particolari, ma in alcuni giorni a pranzo e cena abbiamo mangiato sempre le stesse identiche cose, per fortuna avevamo con noi dei biscotti e della cioccolata giusto per variare ogni tanto. Ma a parte questo aspetto tutto è andato bene.
Ancora grazie di tutto per l’organizzazione, le informazioni di viaggio e in generale per l’assistenza che ci ha fornito.
Cordialmente
Luca e Anna
Carissimo Samuele,
scusaci il ritardo ma come sai siamo poco pratiche di internet e preferiamo la conversazione dal vivo o telefonica. Il viaggio è andato benissimo, il breve tour del Kerala tra Cochin, Munnar e Alleppey è andato bene. L’autista molto attento e premuroso, gli hotel buoni e la cucina anche se piccante per i nostri palati è stata buona. Per il meteo che era la variabile più rischiosa alla fine ci ha assistiti e tranne che qualche breve acquazzone a Munnar non ha condizionato il viaggio.
Quanto al soggiorno ayurvedico a Marari è stato bellissimo, come sai la nostra vacanza era incentrata sul relax e benessere con yoga e ayurveda, il tour era solo per avere un assaggio dell’India. Il relax al Marari Beach è stato confortevole, rilassante e accogliente. Oltre allo yoga e ai massaggi ayurvedici abbiamo partecipato a brevi lezioni di cucina, siamo state nel loro giardino di spezie e ci hanno coccolate come fossimo di casa. Ci è dispiaciuti alla fine salutarli e dovere rientrare in Italia … contiamo di ritornarci.
Sicuramente in India ci ritorneremo, anche perché abbiamo aspettato troppo e questa prima volta è stato bellissimo.
Ancora grazie di tutto Samuele
Un abbraccio da
Monica, Marta e Silvia
Assieme a Giorgio compagno di una vita abbiamo intrapreso un viaggio che da Delhi ci ha portati in Rajasthan con soste nelle famose città colorate di Jaisalmer, Jodhpur, Udaipur, Jaipur ma anche in luoghi meno conosciuti come Jojawar, Pokaran, Khandela, Orchha e infine la città sacra di Varanasi
Il primo viaggio in India atteso da anni e preparato durante questa primavera è stato tanto bello e affascinante ma anche a tratti sconvolgente.
Non starò qui a parlare delle varie città entrando nei dettagli dei monumenti, di cosa visitare, luoghi da non perdere, cosa fare e acquistare scrivendo un dettagliato diario di viaggio … c’è ne sono parecchi in rete e molto completi per cui andrei a ripetere cose già scritte. Preferisco lasciare alcune riflessioni, pensieri che il viaggio in India mi ha richiamato.
L’India è una terra ricca di contrasti, una cultura millenaria la si può immaginare attraverso i suoi film, cercare di capire dai monti libri che celebrano e raccontano questa terra, ma solo visitandola la si potrà iniziare a conoscere.
Abbiamo quindi intrapreso un viaggio che da Delhi ci ha portati in Rajasthan con soste nelle famose città colorate di Jaisalmer, Jodhpur, Udaipur, Jaipur ma anche in luoghi meno conosciuti come Jojawar, Pokaran, Khandela, Orchha e infine la città sacra di Varanasi. Per esigenze lavorative abbiamo affrontato il viaggio nella stagione monsonica ma a parte qualche giornate più calda e umida la pioggia monsonica ha fatto capolino solo per brevi intervalli.
Venditrice di bracciali e monili ad orchha
Va poi detto che durante queste piogge alcuni luoghi si allagavano in fretta, ma era uno spettacolo vedere bambini e adulti vivere con entusiasmo e gioia questa pioggia che portava un po’ di frescura, lavava le strade e molto spesso era un’occasione per ballare e saltare in mezzo alla pioggia.
La povertà è un po’ ovunque e dispiace dirlo ma ai primi giorni di stupore e meraviglia lentamente ci siamo abituati quasi accettandola come un elemento tipico dell’India. Abbiamo incrociati bambini scalzi, sporchi ma sorridenti, persone di cui non si capiva l’età stese a dormire su improvvisati giacigli, vecchi che indossavano abiti consumati che trascinavano il loro carro , donne che portano contenitori d’acqua in testa, bambini al collo con una eleganza principesca. Abbiamo visto le vacche sacre gironzolare per i vicoli e sdraiate in mezzo alla strada tra autisti che zigzagavano per schivarle, scheletrici cani spesso con ferite ed ustioni importanti che si rincorrevano, scimmie che assalivano i fruttivendoli e negozianti di sementi in continua lotta con gli uccelli … e ancora cammelli liberi nel deserto ed elefanti usati per giocare a calcio.
Abbiamo scattato moltissime foto di donne in sari e uomini con il turbante, cercando di rubare spaccati di quotidianità, una donna che acquistava la frutta, un anziano che beveva un chai, un venditrice di bracciali, un bambino che giocava con un cerchione di un’auto.
Con la guida abbiamo cercato di capire e comprendere meglio il sistema delle caste, che ci sempre più apparso come un’enorme ingiustizia, che colpisce soprattutto i più deboli vecchi e poveri e che tutti sembrano accettare con impotenza e rassegnazione.
Preparazione collane di fiori sul rive del Gange a Varanasi
Abbiamo anche incontrato un’intensa attività spirituale. Dai semplici indiani che quotidianamente fanno la loro offerta o puja, bramini sacerdoti che danno benedizioni, pellegrini che percorrono migliaia di chilometri per visitare una tempio o una sacra dimora, fino al sadhu persone che hanno rinunciato alla loro condizione sociale per impegnarsi in una rigida pratica spirituale, anche se a volte sembrano più presi a fumare che alle questioni spirituali.
L’India e gli indiani emozionano, la gente è sorridente, accogliente, positiva e generosa … a volte serve un po’ di tempo per capirli o forse è più corretto dire che a volte gli indiani si fanno aspettare … ma l’India è un paese che non vuole fretta, e che va preso con calma. Purtroppo il nostro viaggio di 20 giorni è stato lungo per i canoni occidentali ma breve e veloce per un paese come l’India.
In conclusione l’India e gli indiani non mi hanno affatto deluso, anzi hanno solo fatto crescere il rammarico di non esserci stata prima ma spero in futuro di riuscire a recuperare in parte con altri viaggi. In fondo come mi è stato più volte ripetuto dagli indiani non esiste una sola India ma esistono diverse Indie che convivono assieme.
Maria Luisa e Giorgio
luisagenovesi@virgilio.it
P.S.: grazie Samuele per l’organizzazione del viaggio, per la competenza e professionalità durante e prima della partenza. In India siamo stati molto soddisfatti degli hotel dove abbiamo pernottato, alcuni con camere e servizi oltre le nostre aspettative. Le guide si sono dimostrate all’altezza alcune più gentili e disponibili, altre più asciutte e meno aperte. Il nostro autista Ram attento, professionale, sempre premuroso ha risposto con gentilezza a tutti i nostri quesiti anche quelli più insoliti.
Negozio per le vie di Bundi
Servizio di consulenza che promuove attività, viaggi ed esperienze in India, Nepal e in tutta la regione Himalayana
India Nepal Viaggi
di Samuele Fracasso
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