ciao Samuele,
siamo rientrati da un paio di giorni ma finchè ho ben chiare le emozioni ti scrivo per trasmetterti tutta la nostra gioia e felicità per questo bellissimo viaggio. Il Ladakh è una terra meravigliosa con dei luoghi unici e con una atmosfera di pace, serenità e tranquillità che ti contagia e che respiri fin dall’arrivo all’aeroporto di Leh. Per certi aspetti non sembra neanche India dato che costumi, lingua, religione, vestiti, cibo, tratti del viso sono completamente diversi. È stato un viaggio molto molto bello, un viaggio anche intenso un po’ faticoso nei primi giorni anche se l’altitudine che temevamo tanto non si è fatta sentire con mal di testa o disturbi vari piuttosto il fiatone nel fare anche solo poche scale è stata una costante per tutto il viaggio. Fatichiamo a dirti quale monastero o luogo più di tutti ci è piaciuto, ogni giorno era una scoperta, un nuovo incontro, una gioia. Ma proviamo a fare uno sforzo: tra i monasteri e l’atmosfera che abbiamo incontrato un voto in più merita il monastero di Sumur e quello di Chemde. Da un punto di vista naturalistico la strada che sale al passo Chang-La anche se faticosa e polverosa ci ha offerto panorami unici. Molto bello anche l’area di Tso Moriri soprattutto il paesaggio attorno che abbiamo incontrato negli ultimi 10-15 chilometri per arrivare … eravamo in silenzio in auto quasi a trattenere il respiro per la naturale bellezza.
Ci siamo emozionati molto soprattutto quando ci siamo ritrovati a passeggiare da soli in mezzo ad una natura unica, ma anche quando nei gompa assistevamo come ospiti osservatori alle preghiere e rituali dei monaci.
Questa emozione l’abbiamo portata a casa con noi, e ancora adesso portiamo con noi queste sensazioni ed emozioni, soprattutto quando ritorniamo a sistemare foto, video e appunti. Il pensiero e l’idea che più ci assale è il desiderio di ritornare, e sicuramente ci torneremo non solo per rivedere certi luoghi ma anche per visitare lo Zanshkar di cui c’è ne avevi parlato ma che poi causa i pochi giorni ci hai suggerito di lasciare perdere.
Unica nota un po’ dolente del viaggio è stato il cibo, effettivamente è una cucina povera e poco variegata soprattutto quando ci si allontana dalla valle di Leh, e poi vogliamo parlare del té tibetano al burro che per non offendere nessuno abbiamo non so come bevuto in più monasteri … mi vengono ancora adesso i brividi a pensarci.
Quanto al viaggio possiamo solo lasciare note positive. Gli autisti sono stati bravissimi, silenziosi a volte pure troppo ma professionali e soprattutto eccellenti autisti su strade che a volte mettevano brividi. Gli hotel e le strutture dove abbiamo dormito sono andate bene. Chiaramente come ci avevi avvisato in certi posti le sistemazioni sono state molto spartane ma visto anche il posto dove eravamo è già stato tanto trovare un letto.
Infine la pianificazione del viaggio, dei trasferimenti delle tappe è stato fondamentale e per questo non possiamo che ringraziarti. Pur non avendo troppi giorni a disposizione sei riuscito ad includere nel programma tutto quello che abbiamo chiesto.
Passerò con piacere il tuo nominativo anche ad amici e conoscenti, ma tieniti pronto che inizio 2018 ci risentiamo per il prossimo viaggio destinazione Nepal.
Grazie di tutto e a presto.
Porto anche i saluti e ringraziamenti di Nicola, Gabriele, Paola e Giovanna
Un abbraccio
Sabina
s.basso@virgilio.it