Zanskar – Il monastero di Stongde
Il monastero di Stongde o gompa di Stongdey è uno dei più grandi e importanti monasteri della valle dello Zanskar, nel Ladakh, nell’India himalayana.
Situato a 18 km da Padum, il monastero è costruito su una collina scoscesa che domina la valle con viste superbe sulla grande pianura dello Zanskar con i suoi campi d’orzo verdi e gialli e le montagne innevate in lontananza.
Fondato nell’XI secolo dal saggio Marpa, discepolo di Naropa. Dopo Karsha, è il secondo gompa più grande dello Zanskar e, sebbene originariamente fosse un gompa Drug-pa Kargyard-pa, nel XV secolo si convertì all’ordine Gelup-pu, “dal cappello giallo”.
Oggi il monastero di Stongde ospita circa 50 monaci o lama residenti.
Architettura monastero di Stongde
Le prime strutture di Stongde risalgono all’XI secolo. Tuttavia, fu solo nel XV secolo che iniziò a configurarsi come un importante gompa.

Il monstero di Stongde è arroccato sul bordo di una parete quasi verticale.
Gli edifici del gompa sono tutti ammassati l’uno sull’altro, con l’edificio principale, il più basso, arroccato proprio sul bordo di una parete quasi verticale. Il complesso comprende circa sette templi e al suo interno si trovano splendidi murales, dipinti thangka, antiche scritture e statue di divinità buddiste. Il monastero ospita gli alloggi dei monaci, le sale per le riunioni e le sale di meditazione, costruite nel tradizionale stile architettonico ladakhi-tibetano, con pareti imbiancate e tetti piani.
I templi principali del monastero sono tutti costruiti intorno al cortile centrale. Il dukhang chiamato anche Tshogskang è meglio visitarlo per primo; è una sala di modeste proporzioni con bei murales antichi alle pareti che hanno subito molti danni dalle infiltrazioni. Sakyamuni Buddha abbellisce l’altare, affiancato a sinistra da un’immagine di Tzongkhapa; c’è una statua di Marpha alla destra del Buddha, con un’immagine del Quinto Dalai Lama nel mezzo.
Una porta sul retro conduce al gonkhang. Le maschere pendono dai pali e il santuario delle feroci divinità protettrici è opportunamente buio. Le immagini sull’altare includono (da sinistra): Avaloiketeswara, bianco e con sei braccia, un Amitayus color ocra (in tibetano, Sepamé), un Hayagriya irato a sei braccia (Tamdrin) con la testa di cavallo sulla corona e Tzongkhapa. Sulla parete destra si trovano gli dei protettori Palden Lhamo (con sipario) e Yamantaka, oltre a molte altre immagini più piccole tra cui Vajradhara e Tara. Anche qui, a destra dell’ingresso, si trova un suggestivo murale di Sridevi disegnato in linea gialla (dorata) su sfondo nero, nello stile artistico tradizionale chiamato gser-bri.
A destra del dukhang mentre esci nel corridoio c’è il Chamba Lhakhang. Chamba o Maitreya, il Buddha del Futuro, siede in trono dietro una parete di vetro a sinistra mentre a destra è mostrata una collezione di idoli Tzongkhapa di varie dimensioni oltre a statue di Manjushri, un Vajradhara oscuro (Dorje Chang: il Buddha primordiale dell’Essenza) e Buddha Sakyamuni.

Sala gonkhang del monastero di Stongde
Il Dukhang Kongma (detto anche Dukhang Soma; soma significa nuovo), raggiungibile tramite una scalinata, è una grande aula magna ma priva della consueta fila parallela di sedili dei monaci. Una statua di modeste dimensioni del Buddha Sakyamuni si trova su un basso tavolo al centro. Ad abbellire il santuario c’è un bellissimo Avaloketeswara a sei braccia, ma è l’immagine gigante e feroce dell’irascibile Yamantaka con otto facce demoniache e una testa di bufalo centrale che spicca di più. I murales alle pareti sono nuovi e luminosi.
Il Nyung-nas Lhakhang o Tempio del Digiuno ha forse l’atmosfera più antica di tutti i santuari di Stongde. C’è una piccola ma bella statua di Avalokiteswara con undici mani e mille braccia sull’altare e vecchi manoscritti stampati in blocchi fiancheggiano il muro a sinistra. Ci sono molti antichi murales che adornano il tempio, raffiguranti, tra molte divinità, Kalachakra e altre divinità irate in posizioni yab-yum.
Come detto Stongde gode di una splendida vista sulla valle dello Zanskar, dietro il Dukhang Kongma si gode della migliore vista panoramica con piccole macchie coltivate contigue, un piccolo ovale di verde e giallo, che si estende nell’arida pianura marrone, la striscia argentata del fiume Zanskar in lontananza con le montagne scoscese come sfondo.
Festival al monastero di Stongde
La festa principale del monastero di Stonge è il Gustor Festival, che si tiene ogni anno il 28 e il 29 dell’undicesimo mese tibetano (solitamente a luglio).
Il termine “Gustor” in tibetano significa “fine dell’anno” o “offerta del nono giorno”, e rappresenta la purificazione spirituale prima del nuovo ciclo annuale. Le cerimonie sono dedicate a Padmasambhava il Guru Rinpoche, il grande maestro che introdusse il Buddhismo tantrico in Tibet e Ladakh Zanskar.
Il festival dura due giorni e prevede spettacoli di Cham danze in maschera collettive, che simboleggiano la vittoria del bene sul male.
Info da sapere
Il monastero di Stongde si trova a circa 18 km a nord-est di Padum, la città principale dello Zanskar. Si erge maestosamente sulla cima di una collina che domina il fiume Stod e la valle circostante, offrendo viste panoramiche mozzafiato sull’aspro paesaggio himalayano.
Un sentiero conduce fuori strada appena oltre il villaggio di Stongde per salire a zigzag fino alla ripida collina al gompa. C’è anche un sentiero se si preferisce camminare, ma attenzione la salita in alcuni tratti è molto ripida.
Al monastero sarete accolti dai monaci che saranno felici di accogliervi e tra un lavoro e l’altro potranno accompagnarvi nella visita in cambio di una offerta.
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