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Pakora lo spuntino fritto indiano

Pakora lo spuntino fritto indiano

Pakora, Pakoda, Bhajiya o bhajji sono diversi nomi indiani per riferirsi al tipico snack indiano, una frittella di farina e verdure varie. Si trovano molto nelle bancarelle nel più classico street food indiano dove vengono fritte  al momento (fate particolare attenzione allo street food indiano per evidenti motivi igienici che a volte sono molto scarsi).  Le  Pakora lo spuntino fritto indiano sono molto amate e consumate, spesso servite con comuni salse fino anche al classico ketchup

Le pakora è un termine generico utilizzato per frittelle fritte di origine indiana, con farina di ceci o altre farine che viene usata per rivestire le verdure varie fritte nell’olio. Nella pastella assieme alle verdure sono messe varie spezie, quali peperoncino, semi di cumino, coriandolo. Esistono diverse ricette, le più diffuse sono veg. pakora  che sono esclusivamente alle verdure e spesso prendono il nome dal vegetale che viene utilizzato per renderlo come aloo pakora (pakora di patate), gobi pakora (pakora di cavolfiore) e così per le cipolle, spinaci, zucchine, funghi, ecc. …

Oltre alle veg. pakora o alle mix veg. pakora – che in questo caso contengono più verdure –  un’altra ricetta molto diffusa e consumata è il  paneer pakora  frittelle fritte con ripieno di formaggio. Esistono anche pakora di carne (prevalentemente pollo) e pesce ma sono meno comune e consumate.

Le pakora lo spuntino fritto indiano,  sarebbero un piatto tipico della stagione delle piogge, ma sono così diffuse che si trovano tutto l’anno. Ogni genere di verdura viene tagliata  inzuppata nella pastella besan (farina di grano o farina di ceci) e fritta in profondità. Quando la pakora contiene un mix di verdure quest’ultime vengono tritate per permettere una miscelazione più omogenea.

Le farine usate per la pastella possono variare a seconda della cucina, si possono anche impiegare farina di grano saraceno, farina di castagne, ecc. .. Sono servite con chutney verde, mostarda di cocco, salsa di pomodoro, curry a base di yogurt, fino anche al comune ketchup e chai. Le pakora devono essere mangiate calde e croccanti, consumate  come un brunch o come spuntino e a volte possono venire accompagnate anche da da pane indiano roti o chapati.

Originarie proprie dell’India, grazie alla sua semplicità di preparazione e al suo gusto si sono diffuse anche in Pakistan, Bangladesh, Cina e Nepal, ma anche nel sud est asiatico e in Gran Bretagna dove si possano trovare anche confezioni precotte congelate.

Come cucinare le Pakora

La preparazione e la cottura delle pakora è relativamente semplice. Le principali verdure usate per il condimento, dopo essere state lavate, sbucciate e tagliate a pezzettini sono lessate. Altre verdure come cipolla, rucola o foglie di spinaci non hanno bisogno di questa cottura e vengono solo lavate e tagliate a fette.

In un’ampia ciotola preparo la pastella besan con farina di ceci , farina di grano o farina 00, limone,  spezie (a vostro piacimento curcuma, peperoncino, coriandolo, ecc. …) e mescolo assieme aggiungendo gradualmente dell’acqua tiepida. Quando la pastella è sufficientemente amalgamata (attenzione che non deve diventare troppo liquida perchè poi deve unirsi con altri cibi), inizio ad aggiungere le verdure ed inizio ad amalgamare il tutto energeticamente.

Su una padella con bordi alti – l’ideale sarebbe il classico wok –  scaldo abbondante olio e una volta a temperatura, aggiungo la pastella di verdure e la friggo in olio bollente fino a doratura.  Scolarle su carta assorbente, e di norma non serve salarle. Vanno servite calde o tiepide.

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1 commento

Trackbacks & Pingbacks

  1. Altrove viaggia verso l’India: tra ospitalità e multiculturalismo - Altrove ha detto:
    27 Aprile 2020 alle 17:39

    […] in un antico passato. Questo delizioso e sfizioso spuntino fritto indiano, per tradizione, sarebbe un piatto tipico della stagione delle piogge, ma sono così buone che è possibile trovarle tutto l’anno! Grazie alla loro composizione […]

    Rispondi

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