Isole Andamane perle nel Golfo del Bengala
Situate sull’antica rotta commerciale tra India e Myanmar, le Isole Andamane assieme alle Isole Nicobare si estendono all’estremità sud-orientale del Golfo del Bengala. Le cime di una catena montuosa sommersa, le isole Andamane e le loro vicine a sud, le isole Nicobare, formano un arco che si estende verso sud per circa 1000 chilometri tra il Myanmar (Birmania) e l’isola di Sumatra, in Indonesia. L’arco costituisce il confine tra il Golfo del Bengala a ovest e il Mare delle Andamane a est.
Port Blair, sull’isola delle Andamane Meridionali è la capitale territoriale, città che ospita l’aeroporto che collega le isole con l’India continentale.
La stragrande maggioranza della popolazione delle Andamane è composta da immigrati dall’Asia meridionale e dai loro discendenti. La maggior parte parla hindi o bengalese, ma sono comuni anche tamil, telugu e malayalam. Più di due terzi della popolazione delle Isole Andamane sono induisti, i cristiani costituiscono circa un quinto della popolazione e i musulmani meno di un decimo.
Le isole Andamane ospitano ancora alcuni indigeni andamanesi anche se la maggior parte dei gruppi è stata decimata da malattie in seguito al loro incontro con europei, indiani e altri estranei. Il gruppo etnico più famoso sono i Sentinelesi una tribù che vive sull’isola di North Sentinel, che rifiuta con forza ogni contatto con l’esterno. Il governo indiano anche a seguito di campagne condotte da Survival e altre organizzazioni ha deciso di non contattare i Sentinelesi e di proteggere il loro isolamento attraverso controlli periodici.
Geografia e territorio Isole Andamane
Le Isole Andamane sono un arcipelago di isole che si trovano nell’Oceano Indiano a circa 1370 km a est del subcontinente indiano. Tra isole e isolotti si contano 576 isole, le tre isole maggiori sono Andamane Settentrionali, Andamane Centrali e Andamane Meridionale, conosciute collettivamente come Great Andaman. Altre isole rilevanti dell’arcipelago sono Piccole Andamane, l’Arcipelago di Ritchie, Baratang e Rutland.

Ponte naturale di Howrah nella piccola isola di Neil, presso Arcipelago di Ritchie.
Sebbene il territorio delle Isole Andamane sia composto da centinaia di isole, pochissime di esse sono abitate, circa due dozzine ospitano insediamenti umani.
Le isole sono una successione di basse catene montuose a forma di cupola che corrono parallele tra loro da nord a sud. La vetta più alta è Saddle con un’altezza 737 m. nel nord delle Andamane. Nell’isola vulcanica di Barren si trova l’unico vulcano attivo di tutta l’India che raggiunge i 354 metri di altezza sul livello del mare.
Sono isole tropicali la cui superficie è ricoperta di foreste di sequoie o padauk mentre le coste e insenature sono spesso aree paludose circondati da mangrovie e felci.
In generale gli animali che abitano le isole sono pochi e si tratta di specie endemiche della regione principalmente macachi, maiali selvatici e cervi maculati. Più ricco e variegato sono gli uccelli con oltre 200 specie di uccelli registrate nelle isole. Nelle acque e paludi si trovano coccodrilli, lucertole, serpenti marini e numerosi pesci tra cui delfini e balene. La fauna marina e la barriera corallina è molto ricca molte specie di tartarughe e specie animali trovano qui il loro habitat ideale.
Brevi accenni storici
Situate sulle rotte commerciali dall’India all’Asia orientale, i gruppi di isole Andamane e Nicobare sono state conosciute fin dai tempi più antichi. Il monaco buddista cinese del VII secolo I-ching, i viaggiatori arabi del IX secolo e Marco Polo nel XIII-XIV secolo, sono tra coloro che hanno menzionato le isole. Il nome Andaman molto probabilmente deriva dal nome del dio scimmia della mitologia indù Hanuman, mentre il nome Nicobar deriva probabilmente dal vocabolo tamil nakkavaram “terra dei nudi”.
Gli inglesi esplorarono per la prima volta le Isole Andamane nel 1789 alla ricerca di un posto dove stabilire una colonia penale per i trasgressori dell’India britannica. Tale colonia fu fondata nel 1790 ma fu abbandonata solo pochi anni dopo.
A metà del XIX secolo gli inglesi ritornarono nelle Andamane e nel 1858 fondarono una nuova colonia penale, chiamata Port Blair.
Durante la seconda guerra mondiale il Giappone occupo entrambi i gruppi delle isole Andamane e Nicobare dal 1942 al 1945 e dopo che gli inglesi riconquistarono le isole, la colonia penale nelle Andamane fu abolita.
Nel 1947 quando l’India ottenne l’indipendenza la prigione delle Andamane, dove erano detenuti i prigionieri politici indiani, fu dichiarata monumento nazionale nel 1979.
La popolazione locale è stata notevolmente modificata dall’insediamento di detenuti e da persone provenienti dalla terraferma e a partire dagli anni ’50 anche di numerosi rifugiati provenienti dal Pakistan orientale e dal Bangladesh.
Nel 2004 le isole Andamane e Nicobare sono state colpite da un tremendo tsunami, generato da un terremoto nell’Oceano Indiano vicino a Sumatra, in Indonesia. L’inondazione ha provocato la morte di migliaia di persone e molte altre sfollate.
Clima e quando visitare le isole
Il clima delle Isole Andamane è tropicale con temperature che in genere per tutto l’anno oscillano dai 20°C ai 30° C, la temperatura del mare è costantemente tra i 23° e 28°C. Le piogge a volte molte intense si concentrano durante la stagione monsonica da maggio a settembre, ma anche in un secondo monsone tropicale che attraversa le isole tra ottobre e novembre (fenomeno più breve e meno intenso).
Il periodo migliore va da novembre ad aprile con febbraio e marzo che risultano i mesi migliori per temperature, luce e condizione del mare. Durante la stagione monsonica causa piogge non è il periodo imigliore, vero è che anche qui il clima sta cambiando e negli ultimi anni la maggioranza delle piogge monsoniche si sono scaricate tra maggio e luglio e i viaggiatori che hanno soggiornato ad agosto e settembre hanno trovato ottime condizioni ambientali, rare piogge e solo qualche giornata nuvolosa.
Cosa visitare
Le rigogliose foreste tropicali, le meravigliose spiagge dalla sabbia bianchissima, le acque trasparenti, i fondali ricchi e colorati … un naturale ambiente selvaggio ma tranquillo e rilassante sono le principali ragioni che spingono il viaggiatore ad effettuare un viaggio alle Isole Andamane.

Radhanagar Beach nell’isola di Havelock
Sono circa due dozzine le Isole Andamane abitate e le aree più belle, interessanti e attrezzate per accogliere viaggiatori e turisti sono le isole maggiori ma soprattutto la piccola Havelock Island.
L’Isola di Havelock appartiene all’Arcipelago di Ritchie, ha una superficie di poco più di 90 kmq e si trova a circa 45 km da Port Blair raggiungibile con un traghetto. L’Isola di Havelock oltre ad ospitare foreste tropicali e verdi campi di riso offre palmeti, spiagge bianche, acque cristalline in un ambiente bello e rilassante tra pescatori che scaricano il pesce fresco ogni giorno, trekking e centri diving per immergersi nelle meravigliose acque coralline e colorate del Bengala.
Qui negli ultimi anni sono sorti piccoli resort e strutture alberghiere molto semplici spesso con tetti di paglia che non impattano nell’ambiente, che conservano lo spirito naturale e selvaggio che caratterizza le Isole Andamane.
Un’altra isola sempre dell’Arcipelago di Ritchie tra Havelock Island e Rose Island è Neil Island. Si tratta praticamente di un isolotto di circa 15 kmq che negli ultimi anni ha visto crescere il suo interesse.
La maggioranza dei viaggiatori e visitatori soggiorna alle Isole Andamane per gustarsi e rilassarsi al mare. Nell’isola principale delle Andamane Meridionali a Port Blair si trovano musei e l’Andaman Cellular Jail completato nel 1906. Si tratta forse dell’unico sito d’interesse storico delle isole. Qui, il rivoluzionario indiano Vinayak Damodar (Vir) Savarkar fu detenuto nella prima metà del XX secolo.
Ross Island un tempo chiamata la “Parigi d’Oriente” con testimonianze del passato coloniale. Interessante è anche la Andaman Trunk Road, la strada che collega Port Blair a Diglipur sull’Isola di North Andaman e che attraversa una spettacolare giungla lussureggiante.

Tipici cottage con tetto di paglia che ospitano i viaggiatori ad Havelock
Info da sapere
Il modo più rapido per raggiungere l’arcipelago delle Isole Andamane è con l’aereo con voli diretti che arrivano all’aeroporto Veer Savarkar International Airport di Port Blair da Chennai e Kolkata/Calcutta. Da Mumbai e Delhi non ci sono voli diretti ma solo voli con scalo tecnico.
Le isole si possono raggiungere anche in barca ma è una soluzione utilizzata dai locali e per il trasporto delle merci ma che per tempistica e tempi di percorrenza 3-4 giorni alti poco si adatta a chi viaggia.
All’arrivo all’aeroporto di Port Blair viene rilasciato un permesso RAP – Restricted Area Permit (che non è possibile richiedere in anticipo) che dura trenta giorni, prolungabile per altri quindici e che permette di visitare le principali isole ed effettuare escursioni. Sono escluse le aree tribali.
Il soggiorno minimo consigliato è di almeno 5-6 giorni anche per ottimizzare i tempi di trasferimento.
Per maggiori info scrivete a info@indianepalviaggi.it
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