Krsna o Krishna incarnazione di Visnu
Krishna o Krsna o lo “scuro”, è l’ottava incarnazione del dio Visnù, ed è considerata la più importante delle dieci incarnazioni e la più venerata. Di solito Krishna è rappresentato blu con la pelle nera, con due mani mentre suona il flauto. Nei dipinti viene mostrato in piedi su una gamba con l’altra incrociata di fronte, appoggiata sulle dita dei piedi.
Di solito indossa abiti colorati ed è riccamente decorati, di solito la veste è gialla, ciò si connette con uno dei nomi di Visnù-Krishna-Hari, che può anche essere tuttavia interpretato anche nel senso di “colui che rimuove” il male . Può tenere in mano un bastone curvo o conchiglia. Al suo fianco ci sarebbe il suo consorte Radha e di solito alcuni mostrati come danzanti con i pastori gopa, le pastorelle gopi, come un bambino che mangia burro o come l’atleta di Arijuna che si rivolge a lui sul campo di battaglia.
La leggenda di Krishna
La biografia ufficiale di Krishna è narrata nel Mahabharata, nello Harivamsha e nel Bhagavata Purana. Si crede che Krishna sia nato nel 3228 a.C. a Vishvavas.
La leggenda narra che Vishnu si incarnò in Krishna per liberare la terra dalla tirannia di Kansa re di Mathura. Kansa era stato avvertito che sarebbe stato ucciso da uno dei figli di sua cugina Devaki, così la fece imprigionare insieme con il marito Vasudeva, e ordinò che tutti i loro figli venissero uccisi. Sei bambini vennero uccisi quando il settimo Balarama, dalla pelle chiara, concepito da un capello bianco di Vishnu, venne miracolosamente trasferito dal grembo materno di Devaki a quello di Rohini, la moglie più giovane di Vasudeva.
L’ottavo bambino, Krishna lo scuro concepito da un capello nero di Vishnu, nacque a mezzanotte nella metà oscura del mese di Bhadrapada, durante il monsone. Al momento della nascita, le guardie erano immerse in un profondo torpore, e le catene caddero dai piedi e dalle mani di Vasudeva, che poté così trasportare il bambino sull’altra sponda del fiume Yamuna e affidarlo a genitori adottivi, il pastore Nanda e sua moglie Yashoda.
Quando Kamsa si accorse della sua scomparsa, ordinò che tutti i bambini venissero massacrati, ma Krishna miracolosamente si salvò. Fu allevato tra i pastori gopa e le mungitrici gupi a Gokula ed ebbe un’infanzia avventurosa.
Krishna uccise tutti i demoni che Kamsa mandò, tra questi l’orchessa Putana, che cercò di allattarlo al suo seno avvelenato, ma Krishna le succhio via la vita. Le sue marachelle di ragazzo furono numerose, uno dei suoi passatempi preferiti era portare lo scompiglio tra le gopi. Celebrate sono anche le sue imprese amorose con le gopi con le quali intratteneva il suo gioco amoroso lila e le affascinava e ammaliava con il suono dolcissimo della musica del suo flauto, prima fra tutte l’amata Radha, moglie di Ayana.
Ma la giovinezza di Krishna a Vrindavam è anche costellata di imprese eroiche. Insegnò ai pastori ad adorare la collina Govardhana invece di rendere omaggio a Indra, sconfisse e distrusse nuovamente orchi mandati da Kamsa e quando alla fine scese in campo direttamente Kamsa in presona, Krishna lo uccise e lo trascinò per i capelli alla Yamuna, rimettendo sul trono il padre, Ugrasena.
Krishna e Balarama si trattennero per un certo tempo a Mathura, incontrarono i genitori naturali. In seguito lasciò la città e si trasferì a Dwarka in Gujarat continuando a combattere con numerosi asura, daitya e governò su Dwarka che significa “porta della salvezza”.
Krishna viene rappresentato con la pelle blu o scura mentre suona il flauto, mentre il fratello Balarama è ritratto con la pelle bianca.
Questa incarnazione di Visnù ha accumulato una grande varietà di miti. Krishna mostra tutti gli aspetti dello sviluppo umano solitamente associati all’infanzia, all’adolescenza e all’età adulta. Vi sono pochi stadi nella vita di un normale adoratore e fedele che non possono essere trovati da qualche parte nelle storie relative alle attività e all’infanzia avventurosa di Krishna. Sebbene molte delle storie su di lui riguardino le sue azioni sovrumane, rivela anche caratteristiche umane. Il suono del flauto aggiunge al carattere pastorale di molte delle sue storie e l’effetto che ha sulle gopika fornisce una ricca fonte di speculazioni sul suo simbolismo che è evidente in molte poesie e in molte forme di danza, in particolare Kathakali nel sud dell’India.
Krishna è anche l’innamorato seducente che danza nelle notti di luna piena con le sue pastorelle devote. Le loro danze vengono riprodotte in molte comunità: particolarmente famose sono le danze raas lila in Gujarat.
Perché Krishna è rappresentato blu?
Una delle teorie è che Visnù, a causa della sua associazione con l’acqua, è raffigurato in blu; perciò tutte le sue incarnazioni, incluso Krishna, sono mostrate come tali. Nell’induismo, le persone che hanno una profondità di carattere e la capacità di combattere il male sono raffigurate con la pelle blu. Un’altra teoria si riferisce al fatto che Visnù impianta due peli, uno nero e l’altro bianco nell’utero di Devaki (che miracolosamente fu trasferito nell’altra sposa di Vasudeva, Rohini e, di conseguenza, dal capello nero è nato Krishna con la pelle scura, e dal capello bianco è nato suo fratello Balarama.
Shri Krishna Janmashtami il festival di Krishna
Janmashtami celebra la nascita della divinità Krishna nel giorno in cui ha fatto la sua comparsa terrena e la data secondo il calendario induista cade tra agosto e settembre. Secondo i testi mitologici, Shri Krishna nacque nel mese di Bhadrapad, l’ottavo giorno della quindicina oscura. E se questo giorno coincide con il Rohini Nakshatra, allora è considerato ancora più fortunato.
La leggenda vuole che Krishna sia nato da Devaki e Vasudeva in una prigione a Mathura (Uttar Pradesh). Per salvare il bambino dall’essere ucciso da suo zio materno, fu portato attraverso il fiume a Vrindavan (Uttar Pradesh), sull’altra sponda del fiume Yamuna, da suo padre dove fu allevato da Yasoda e Nanda, un pastore.
Lo Janmashtami si festeggia in tutta l’India e per l’occasione i templi sono decorati, le campane sono suonate, la conchiglia è suonata e gli inni sanscriti sono cantati nella sua lode. I devoti osservano un digiuno di ventiquattro ore, interrotto a mezzanotte, il tempo in cui nacque Lord Krishna. L’idolo in quel momento viene lavato con latte e il suo nome viene cantato 108 volte. Nella maggior parte dei luoghi e in particolare a Mathura e Vrindavam, le rappresentazioni e sfilate jhanki raffiguranti episodi della vita di Krishna sono i momenti salienti della giornata. Dolci speciali sono preparati per il festival.
Un’altra festività legata in parte a Krishna è Holi la “festa dei colori”, celebrato soprattutto in Rajasthan e a Madhura e Vrindavan, poiché si identifica nella città in cui è nato Krishna e Vrindavam in quella che si ritiene si sia abbandonato ai propri passatempi da adolescente. A Barsana a circa 50 chilometri da Madhura che si ritiene essere il luogo natia di Radha la consorte di Krishna si festeggia il Lathmaar Holi in pratica un festival più lungo con alcuni rituali diversi.
Hare Krishna
Come abbiamo detto Krishna è generalmente ritenuto la incarnazione o avatar di Vishnu ma in alcune tradizione rappresenta la divinità suprema ed è venerata come divinità a sé. Tra queste c’è l’International Society for Krishna Consciousness (ISKCON), fondata a New York nel 1966 da A.C. Bhaktivedant, la teologa di questo movimento – più noto come “Hare Krishna”, si fonda sulla focalizzazione della fede religiosa nella figura del dio Krishna, e il suo canto devozionale possono essere fatti risalire direttamente al grande guru Cainanya (1486-1583).
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