Umaid Bhawan Palace di Jodhpur, l’ultimo dei grandi palazzi dell’India
Nella cuore del Rajasthan nella “città blu” di Jodhpur, splendidamente immerso in 26 acri di verde lussureggiante si trova il maestoso Umaid Bhawan Palace. Parliamo di uno dei più grandi palazzi dell’India, nonché una dei tre edifici imperdibili di Jodhpur assieme al Mehrangarh Fort, e ai cenotafi Jaswant Thada.
Arroccato in alto sopra la capitale del deserto di Jodhpur, l’Umaid Bhawan Palace è una struttura di arenaria giallo-dorata progettata dal famoso architetto edoardiano Henry Lanchester, il palazzo di inizio XX secolo in stile indo-saraceno miscela influenze architettoniche orientali e occidentali.
I lavori di costruzione iniziarono il 18 novembre 1929 e dopo 13 anni di lavori fu inaugurato nel 1942 come la sesta più grande residenza privata al mondo. Fu commissionato dall’allora maharaja Umaid Singh come progetto di aiuto per creare lavoro per migliaia di persone colpite dalla carestia nel Rajasthan.
Adesso il palazzo è in parte ancora residenza privata dell’ex famiglia reale di Jodhpur, ma una parte del palazzo ospita il grande hotel Taj Umaid Bhawan Palace, che consente agli ospiti di sperimentare e vivere la vita reale, e una piccola parte ospita l’Umaid Bhawan Palace Museum incentrato sulla storia del XX secolo della famiglia reale Jodhpur aperto a visitatori e turisti.
Storia dell’Umaid Bhawan Palace
Il palazzo prende il nome dal maharaja Umaid Singh, nonno dell’attuale proprietario di Gaj Singh. La storia della costruzione del palazzo Umaid Bhawan è legata alla maledizione di un santo che ha affermato che un periodo di siccità seguirà il felice regno della dinastia di Rathore. Così, dopo la fine di circa 50 anni di regno di Pratap Singh, Jodhpur affrontò una grave siccità e condizioni di carestia negli anni ’20 del XX secolo per un periodo di tre anni consecutivi. I contadini cercarono l’aiuto dell’allora re Umaid Singh, che era il 37° sovrano di Rathore di Marwar a Jodhpur, chiedendo di fornire loro un impiego in modo che potessero sopravvivere alle condizioni di carestia .
Il re, per aiutare i contadini commissionò la costruzione di questo lussuoso palazzo. Incaricò l’architetto Henry Vaughan Lanchester di preparare i piani per il palazzo.
Il palazzo fu costruito a un ritmo lento poiché il suo obiettivo iniziale era quello di fornire lavoro ai contadini colpiti dalla carestia nella zona. La prima pietra fu posata nel 1929, e nella sua costruzione furono impiegate dalle 2.000 alle 3.000 persone e venne completato nel 1943 a ridosso dell’indipendenza indiana.
Ci furono alcune critiche per intraprendere un progetto così costoso, ma era servito allo scopo principale di aiutare i cittadini di Jodhpur ad affrontare la situazione della carestia.
Inaugurato nel 1943 ospito il maharaja Umaid Singh per soli quattro anni prima di morire nel 1947. Gli succedette Hanumant Singh, che morì in tenera età nel 1952. Gli succedette l’attuale proprietario Gaj Singh II, che nel 1972 decise di convertire una parte della dimora in hotel storico e dal 2005 è diventato un Taj Hotel, mentre una parte rimane residenza dell’attuale ‘ex famiglia reale Jodhpur.
Architettura dell’Umaid Bhawan Palace
Il palazzo sorge su una collinetta nota come collina di Chittar – che è anche il secondo nome del palazzo – all’esterno del centro urbano di Jodhpur. Il materiale da costruzione richiesto non era vicino, come le cave di arenaria erano a una certa distanza, così per portare a compimento il suo progetto Umaid Singh fece costruire anche una linea ferroviaria per il trasporto del materiale da costruzione.
La pietra arenaria dorata di Chittar è stata utilizzata per la struttura esterna, trasportata per ferrovia riveste in blocchi di grandi dimensioni il palazzo con giunti ad incastro in modo che potessero essere posati senza l’uso di malta. Oltre all’arenaria di Chittar è stato utilizzato anche il marmo di Makrana e il legno di teak birmano per le decorazioni interne di legno.
Il palazzo presenta due ali, per un totale di 347 stanze, e comprende una sala del trono, una sala riunioni privata, una sala pubblica, una sala per banchetti che ospita fino a 300 persone con soffitto a volta, sale da pranzo private, sala da ballo, una biblioteca, una piscina coperta e centro benessere, sala da biliardo, campi da tennis, bar ristoranti e molto altro.
L’ingresso al palazzo ha decorazioni dello stemma della famiglia reale Rathore. L’entrata conduce alla lobby del Taj Hotel ed ha pavimenti in granito nero lucido.
Come detto adesso la residenza è divisa in 3 parti:
- Residenza reale che occupa una intera ala del palazzo, residenza della dinastia Rathore di Jodhpur, dove vivono il loro stile di vita imperiale lontano da occhi indiscreti il maharaja Gaj Singh e la sua famiglia.
- Taj Hotel che occupa l’altra ala del palazzo che ospita 25 camere e 39 suite. Le stanze ostentate hanno conservato il fascino storico, contengono molti ritratti di famiglia, pelli di leopardo e teste di animali imbalsamati. Le camere dell’hotel sono affrescate da pittoresche scene di giardini dove passeggiano magnifici pavoni. L’hotel ospita anche ristoranti, spa, caffetterie, bar, aree benessere e molto altro per una completa esperienza nel lusso e fascino indiano.
- Museo, aperto a tutti dove sono presenti esposizioni di vetro, porcellane, cimeli e informazioni sulla costruzione del palazzo. E ancora leopardi imbalsamati, un’enorme bandiera simbolica donata a Maharaja Jaswant Singh dalla regina Vittoria nel 1877, un’impressionante collezione di orologi. Sono esposte anche le auto d’epoca dei Maharaja e una parte del museo, Darbar Hall, ha murales eleganti, dipinti in miniatura,con armature e una rara collezione di costosi accessori per la casa degli anni ’30.
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