Gabriele e Simonetta e il loro viaggio ad Ajanta, Ellora e Mumbai
Buongiorno Samuele,
ti scrivo 2 righe. Io e mia moglie abbiamo appena concluso il nostro 4° viaggio in India organizzato da Samuele. Pur non essendo viaggiatori nel senso puro del termine, ci riteniamo comunque abbastanza esperti dell’India non fosse per il fatto che nei vari viaggi abbiamo inserito nel 2019 anche la Ardh Kumbh Mela che ritengo l’esperienza più estrema per un “viaggiatore”, e se devo essere dirla tutta, una medaglia da appuntare al petto con un certo orgoglio.
L’India non è per tutti, ma può diventarla se organizzata in modo puntuale e logico da chi sa e chi la conosce. Serve comunque sempre una preparazione mentale che preveda un minimo di spirito di adattamento e tanta voglia di scoprire. Personalmente mi infastidisce chi prima ancora di capire mi chiede come è appena successo se in India c’è “tanta miseria”.
L’esperienza di viaggio, a prescindere, non si misura solamente con occhio occidentale. A maggior ragione quando si sceglie di visitare l’India che non ha eguali con nessuna altra nazione.
Un viaggio in India prima di tutto è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi e ogni volta che si torna a casa non si è più gli stessi di quando si è partiti.
Abbiamo fatto nel 2014 con i figli il Rajasthan e Varanasi, nel 2017 il Ladakh, nel 2019, in parte in treno, la Kumbh Mela con Orchha, Khajuraho e Varanasi e quest’anno le grotte di Ajanta ed Ellora, probabilmente la culla della cultura storica indiana con conclusione a Mumbai (ricordo il famoso film “Passaggio in India” del 1984 che però, per precisione, è stato girato negli studios di Bollywood).
Ho voluto puntualizzare “Varanasi” due volte perché personalmente la ritengo l’India nell’India per motivi che vi invito ad approfondire.
Ci manca il Sud e l’Ovest che faremo se e quando riusciremo.
Scrivo queste poche righe su invito di Samuele ma forse ancor di più per me stesso e per una sorta di riconoscenza doverosa nei suoi confronti in quanto ci ha sempre aggiustato i nostri viaggi con qualità sartoriale tenendo sempre conto le nostre esigenze e le nostre richieste.
In ogni occasione siamo stati accuditi da guide, drivers e agenti di zona, sempre con grande professionalità tenuto conto dell’ambiente non sempre “easy” per un occidentale.
Concludo dicendo che il nostro trolley per l’India è sempre pronto.
Gabriele R. e Simonetta
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