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Pantheon Induista: dei e divinità
Pantheon Induista dei divinità

La religione induista è popolata da una miriade di dei e divinità, secondo la tradizione gli dei del pantheon sarebbero 33.333 o anche multipli di questo numero.

Nella generale ricezione dell’induismo da parte di noi occidentali, la religione induista appare come una dottrina politeista con una miriade di divinità, ma questa idea si scontra contro il concetto e pensiero che nell’induismo effettivamente esista un solo Dio supremo ma vista l’impossibilità a personalizzarlo, viene concepito in molteplici figure divine.

Infatti nell’induismo ciascun fedele induista si proclama devoto di un dio particolare che considera supremo, e delle quale le altre figure divine sono più o meno sentite come manifestazioni minori. Spesso la scelta di questa divinità è frutto dell’orientamento individuale ma più spesso della comunità d’appartenenza, del contesto sociale e della regione di appartenenza.

Proviamo qui a fare un po’ di ordine e ad individuare le maggiori e più popolari divinità dell’induismo. A scanso di equivoci precisiamo che si tratta di una semplificazione per cui non tutti i legami sono chiari e per approfondire invitiamo gli interessati a consultare lettere e testi più specifici.

Brahman e Trimurti

In genere nella religione induista tutte le divinità sono considerate come la manifestazione di Brahman una forza suprema unica, che viene rappresentato nell’universo in un complesso pantheon di divinità. Tra le figure principali riconosciute dalle sacre scritture c’è il Trimurti letteralmente “che ha tre forme” una triade  composta da:

  • Brahma il Creatore, dio della creazione
  • Vishnu il Preservatore, dio della conservazione
  • Shiva  il Distruttore, dio della distruzione.

Si tratta di un’unica divinità concepita e rappresentata artisticamente con 3 teste in un solo corpo. Si tratta di tre aspetti o funzioni dell’Assoluto che emana l’universo fuori da sé, lo supporta lo trasforma e riassorbe.

Pantheon Induista dei divinità

Dattatreya è una figura divina e importante del Maharashtra. Secondo un orientamento, egli riassume la grande triade Trimurti Vishnu, Shiva e Brahma.

Va anche detto che Brahma non è considerato un Dio supremo e non è soggetto ad un vero e proprio culto. Brahma non è una divinità particolarmente venerata, infatti sono pochi i templi dedicati a Brahma, il più importante si trova a Pushkar.

Vishnu e Shiva sono invece le due divinità a cui fanno capo le due maggiori correnti:

  • Shivaismo fedeli di Shiva detti shivaiti
  • Vishnuismo fedeli di Vishnu detti vishnuiti.

Spesso il tilak il segno decorativo sulla fronte identifica la corrente di appartenenza degli induisti: gli shivatiti generalmente tracciano tre linee orizzontali nella fronte (Tripundra), mentre i vishnuiti di solito tracciano un segno simile ad una V (Urdha-Pundra).

Un’altra scuola/corrente molto importante  è rappresentata dallo Shaktismo l’energia assoluta che si esprime nella componente femminile di dio. Ogni divinità ha una Shakti che assume la forma di sposa:

  • Sarasvati la sposa di Brahma
  • Lakshmi la sposa di Vishnu
  • Parvati la sposa di Shiva.

Queste divinità femminili si possono manifestare sotto forma di svariati aspetti specifici in altre divinità, tra queste la più adorata e popolare è Kali la donna nera con due o quattro braccia che divora tutte le creature.
Altre popolari aspetti o manifestazioni di queste Shakti sono anche Durga, Uma, Tara, Lalitha, Sita, Radha, Aditi, Vidya, Mataji.

Avatara o avatar

Un altro aspetto dell’induismo è il concetto di avatar o avatara letteralmente “discesa”. Quando un dio discende sulla terra per proteggere dal male i giusti o per ristabilire l’ordine, il dio si manifesta e si incarna in una manifestazione terrena. Sebbene il concetto di avatara sia applicabile a diverse divinità, il termine è un tratto caratteristico di Vishnu, che sulla base delle sacre scritture ha innumerevoli avatara, anche se la lista accettata fissa in 10 “discese” e quindi in 10 avatara, che sono:

  • Matsya il pesce
  • Kurma la tartaruga
  • Varaha il cinghiale
  • Narasimbha l’uomo leone, l’essere non essere
  • Vamana/Trivikrama il nano brahmino
  • Parashurama il Rama con l’ascia
  • Rama il re eroe del Ramayama
  • Krishna il saggio amante
  • Buddha l’Illuminato
  • Kalki o Kalkin, il cavalier sul cavallo l’Apocalittico.

Se Vishnu si manifesta al mondo attraverso i suoi avatara, Shiva è nel mondo della natura, negli animali che assume diverse forme e sembianze a seconda delle necessità. Si parla spesso dei 108 nomi di Shiva, alcune scritture parlano di 1008, tra questi il più popolare è Nataraja lo Shiva danzante o Shiva cosmico.

Infine vanno aggiunti i vari figli e gli amici di queste divinità, tra i quali è impossibile non ricordare:

  • Ganesh il dio dalla testa di elefante, figlio di Shiva e Parvati
  • Skanda anche noto come Karttikeya o Murugam, raffigurato con sei teste e dodici braccia, armato di lancia, dio della guerra e della vittoria. È il figlio secondogenito di Shiva e Parvati, fratello minore di Ganesh
  • Kama figlia di Lakshmi e Vishnu deva dell’amore
  • Hanuman il dio scimmia, figlio dell’apsara Anjuna e di Vayu.

Queste sono le principali dei e divinità del pantheon induista. Esistono poi altre figure come Nandi il toro veicolo di Shiva, Garuda l’aquila veicolo di Vishnu, o altri apsara e divinità minori inclusi nel pantheon induista che godono dell’attenzione dei fedeli induisti.


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